ma sei impaziente; appena una cosa qualunque t'attrae o ti piace, non ti occupi che di quella, e il resto per te vale meno di niente, il resto non serve a niente e non lo degni neanche di uno squardo.
Stà attento di non diventare un pittore alla moda: già adesso il tuo colore comincia a essere troppo vistoso; il disegno non è sicuro, talvolta è addiritttura debole, la linea è confusa; tu ricerchi gli effetti di luce alla moda, ciò che colpisce l'occhio di primo acchito... stà attento che non capiti di dare nella maniera inglese.
Bada a te: il mondo già comincia ad attirarti; ti vedo qualche volta con un elegante fazzoletto al collo e il capello lustro... E' certo una tentazione, e ci si può buttare a far quadri alla moda per denaro; ma in questo modo il talento perisce, non si sviluppa.
Pazienta; matura ogni tua opera; lasci perdere l'eleganza, i quattrini lo raccolgano gli altri, così ciò che è davvero tuo non ti abbandonerà.
Libro
Nikolaj Gogol', "Il ritratto" in Racconti di Pietroburgo (trad. Tommaso Landolfi), Einaudi, 1° ed. 1941
Descrizione
Il racconto "Il ritratto" di Nikolaj Gogol', è stato pubblicato per la prima volta nel 1835.Un patto col diavolo per il suo ritratto: due occhi inquietanti, di minacciosa vivezza. Quel ritratto nasconde un tesoro e una maledizione insieme: chi fissa quegli occhi demoniaci non può sottrarsi alla smania del successo, all'avidità di denaro, all'angoscia, alla morte. Un pittore lo ha casualmente acquistato ed è subito travolto dalla funesta seduzione. Rinuncia allo studio, alla di- sciplina; pensa solo ad arricchirsi, a conquistare una facile fama perdendo ogni talento e originalità. Ecco la maledizione diabolica del ritratto: la dissoluzione della capacità artistica.
fonte: libreriauniversitaria.it
Autore
Gogol' Nikolaj Vasil´evi? - Considerato uno dei grandi della letteratura russa. Ukraino di nascita. (Soro?incy, Poltava, 1809 - Mosca 1852).
È stato tra i maggiori narratori del 19° sec.: i suoi racconti di Vechera na chutore bliz Dikan´ki ("Le veglie alla fattoria presso Dikan´ka", 1831-32) riflettono l'amore per il folklore ucraino, mentre in altri scritti Gogol' prende la burocrazia a emblema del carattere oppressivo del mondo moderno. Vastissima risonanza ebbe Mërtvye dushi ("Le anime morte", 1942), in cui lo scrittore descrive le peregrinazioni dell'avventuriero Chichikov per la provincia russa. Benché realistica nel suo fondamento, l'opera di Gogol' si distingue da quella di altri realisti russi per la ricchezza dell'inventiva e la bizzarria dell'immaginazione; la sua prosa è intensa, ricca di cadenze ritmiche e di effetti acustici, il linguaggio è sempre smagliante e denso di qualità pittoriche.
fonte: treccani.it