Cultura viva (30)
Venerdì 9 settembre sono stata all'incontro con Aleksander Sokurov, organizzato da Cà Foscari Cinema in occasione della 68 Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Lì ho conosciuto il famoso regista russo, il creatore dell'"Arca russa" (2002) - la celebre pellicola che ormai è entrata a fare parte della storia del cinema. Questo film di 96 minuti Sokurov lo aveva girato in un unico piano sequenza (ovvero, comletamente senza montaggio) con l'utilizzo contemporaneo di 33 set e circa mille tra attori e comparse.
Donne dell'est e il mondo delle fiabe e delle poesie.
Scritto da Curzio VivarelliSono molte le donne romene e moldave che vivono in Italia. Molte di queste donne assistono le famiglie italiane nella difficile cura di malati o nell’allevamento dei fanciulli. Evito di proposito quel vocabolo oggi in uso che trovo oltraggioso per chi lo subisce e indice di una mente assai ristretta per chi lo usa. Un dato di fatto interessante risulta da ricerche: molte di queste assistenti familiari sono attente lettrici di poesia e favole.
Vysotskij: dalla distribuzione clandestina al successo di massa.
Scritto da Alessio Lega74 anni fa 25 gennaio è nato il principe dei bardi russi, il cantautore più famoso in Russia e negli ex-paesi sovietici, tradotto in più di 50 lingue....alcuni di voi hanno già capito di chi stiamo parlando: Vladimir Vysotskij ...
Kasimir Malevi? ha dipinto quello che ora è il celeberrimo quadrato nero sulla tela bianca. Non era solo un grande pittore capace dell’astrazione più rivoluzionaria e poi di un autoritratto in stile cinquecentesco eseguito con tecnica perfetta, era anche un teorico dell’arte nuovissima che si esprime in frammenti così estremamente suggestivi da poter ricordare un filosofo ellenico dell’epoca tragica.
Valerij Plotnikov - regista del fotoritratto
Scritto da Natalia Ciobanu"Plotnikov non fotografa tutto e tutti. C'è chi tende ad accusarlo di presunzione. In fondo questo non è professionale: sei un pittore, maestro, prendi una ordinazione, stampa un qualsiasi soggetto. Invece no, Plotnikov sceglie, cerca, ha bisogno di un volto, di una personalità, non per niente si aggrappa avvidamente ad artisti, anziani, vecchi attori; in questo modo raccoglie la sua "troupe", secondo le necessità di un regista capriccioso che sa quello che vuole."