Quando si parla di arte del 900 in Russia non si puň non pensare ai vari movimenti artistici raggruppati genericamente sotto il nome di Avanguardie, come il cubofuturismo, l’astrattismo e costruttivismo, e i loro straordinari rappresentanti, artisti del calibro di Kandinskij, Malevich e Chagall e Rodchenko.
I lavori degli avanguardisti russi dei primi due decenni del ‘900 hanno influenzato in modo consistente l’arte europea e mondiale, eppure, a parte i nomi di fama internazionale, molti degli artisti piů validi di questi movimenti, restano sconosciuti al grande pubblico. In questo senso si pone la mostra che č stata inaugurata lo sorso 5 aprile al Museo dell’Ara Pacis di Roma, dal titolo “Avanguardie Russe”: 70 capolavori provenienti da diversi musei della Federazione, dalla Galleria Tret’jakov ai musei di cittŕ poco note in occidente come Saratov, Kirov e Krasnodar, giunti in Italia per ammirare lo splendore dei maestri e delle maestre delle avanguardie.
La mostra all’Ara Pacis si compone di otto sezioni tematiche:
Kazimir Malevich: dal cubofuturismo al suprematismo.
Dopo un inizio da post-impressionista, Malevich sperimenta una specie di neoprimitivismo, rappresentando con colori forti, dei soggetti di ambiente rurale; in seguito passa al cubofuturismo per poi assestarsi definitivamente al suprematismo, ossia la necessitŕ per l’artista di abbandonare ogni relazione con la realtŕ; sono di questo periodo le serie dei “Quadrati”.
Vasilij Kandinskij. Dal paesaggio stilizzato all’astrattismo.
Kandinskij č l’avanguardista russo piů famoso all’estero; cinque le opere in mostra all’Ara Pacis, tra le quali anche la famosa “Mosca. Piazza Rossa”, una rappresentazione visionaria della cittŕ evidenziata dal particolare uso del colore del maestro russo.
Marc Chagall
Anche Chagall č un artista che non ha bisogno di presentazioni: conosciutissimo all’estero per le sue opere di estrema originalitŕ basate sull’espressione della sua sensibilitŕ interiore e per il suo forte legame con il mondo contadino russo, con le fiabe e con i ricordi d’infanzia.
Mikhail Larionov e Natalia Goncharova
Larionov e Goncharova sono due artisti uniti sia nell’arte che nella vita; come Malevich sperimentano diversi stili, passando dall’impressionismo al neoprimitivismo, fino a un’arte russa nazionalista fondando il gruppo “Coda dell’Asino” del cui periodo appartengono alcuni dei dipinti in mostra. Successivamente approdano al raggismo, una sintesi di cubismo, futurismo e orfismo, pur senza dimenticare il loro linguaggio molto particolare.
Fante di quadri, cézannismo e post-impressionismo
Il gruppo “Fante di Quadri”, nato a Mosca nel 1910 con il desiderio di rompere provocatoriamente con la societŕ dell’epoca, fin dall’inizio lega l’arte popolare russa con le diverse poetiche figurative dei movimenti occidentali. Per diversi esponenti del gruppo, come Kuprin e Mashkov, č fondamentale l’influenza di Cézanne tanto da meritarsi l’appellativo de “i cézannisti russi”.
Cubofuturismo
Nel movimento del cubofuturismo russo si fondono la scomposizione dei punti di vista del cubismo e la simultaneitŕ del futurismo; essenziale č anche l’influenza del neoprimitivismo, soprattutto per quanto riguarda l’uso dei colori e l’attenzione per la cultura popolare. In questa sezione della mostra si possono ammirare opere di Rodchenko, di Ljubov Popova, di Vera Pesterl e di Menkov.
Astrattismo
L’astrattismo inizia a diffondersi negli anni immediatamente precedenti la prima Guerra Mondiale, rielaborando in modo autonomo le tendenze che si stavano diffondendo in Europa; con il raggismo, poi, gli oggetti vengono esclusi dalla pittura ma restano profonditŕ e volume; il definitivo superamento di questi principi, e quindi l’astrazione assoluta, arriva con Malevich che va addirittura al di lŕ proclamando la supremazia della pura sensibilitŕ plastica. In mostra in questa sezione, anche i dipinti delle cosiddette “amazzoni dell’Avanguardia russa”, ovvero Aleksandra Ekster, Lubov Popova e Olga Rozanova.
Costruttivismo
Il costruttivismo, che si espresse in architettura cosě come nelle arti plastiche, si integra pienamente con lo spirito della Rivoluzione d’ottobre del 1917; leprime opere costruttiviste furono i “Contro rilievi” di Tatlin, il quale, in seguito alla sua totale adesione all’ideale rivoluzionario, arriva a sostenere l’abolizione dell’arte come tale, concependo come possibili solo le attivitŕ strettamente utili alla societŕ come l’architettura, la grafica e l’arredamento. Il costruttivismo incide in modo sostanziale anche nella pittura dove forme astratte vengono utilizzate per creare strutture ispirate a macchinari tecnologici.
INFO MOSTRA: “Avanguardie Russe” dal 5 aprile al 2 settembre 2012
a cura di Victoria Zubravskaya
Museo dell'Ara Pacis, Roma
Lungotevere in Augusta (angolo via Tomacelli) - 00186 Roma
Informazioni e prenotazioni:
Tel. 060608 tutti i giorni ore 9.00-21.00
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www.arapacis.it