Quest'anno è l'anniversario del più famoso gioco studentesco della Russia e degli ex-paesi sovietici. Il suo nome è KVN (pron. rus. ka ve en) che sarebbe l'acronimo di Klub Veselykh i Nakhodchevykh, ovvero, Circolo degli Arguti Ingegnosi. E' un gioco televisivo a squadre dove ci si sfida in gare di umorismo e cabaret, chi fa una satira più sottile e chi rispecchia la vita di tutti i giorni in modo più intelligente e tagliente.
La prima opera russa - Il genio italiano alla corte dello zar
Scritto da Anna GiustQual è la prima opera russa? Per tradizione si riconosce a Una vita per lo zar di Glinka il ruolo di pietra miliare nella formazione della musica nazionale russa. Il soggetto dell’opera, la storia del contadino russo morto per salvare il proprio zar, è anticipato dall’opera di un musicista veneziano trapiantato a Pietroburgo, come racconto nel mio libro “Ivan Susanin” di Catterino Cavos, Un’opera russa prima dell’Opera russa (EDT 2011), presentato a Pordenone, il 30 Novembre 2011.
L'arte per il popolo. Realismo socialista a Roma
Scritto da Daniela CiabattiniNell'utopica visione comunista l'arte doveva essere incanalata secondo schemi e dettami ben precisi per essere comprensibile a tutti e celebrare il potere ed essere, quindi, "realista" e "Socialista". Un mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma ripercorre quasi 50 anni di questo movimento artistico con le opere dei suoi esponenti di punta.Cos'è il Realismo socialista? Una mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma ripercorre le tappe del movimento artistico.
Io sono un occhio meccanico - il cinema di Dziga Vertov
Scritto da Raul Bucciarelli"Io sono il cineocchio. Io sono un occhio meccanico. Io sono una macchina che vi mostrerà il mondo come solo una macchina può fare. D'ora in poi vi libererò dall'umana immobilità. Io sono in perpetuo movimento. Io posso avvicinarmi alle cose e ritrarmi da esse, scivolare sotto di loro, entrarvi dentro. Io posso muovermi sul muso di un cavallo in corsa, fendere le folle e a gran velocità, guidare i soldati in battaglia, decollare come un areoplano ....il cineocchio.. include tutti i metodi, senza alcuna eccezione, che permettono di raggiungere e registrare LA REALTA': una realtà in movimento..."
La grande fotografia russa in mostra a Roma
Scritto da Daniela CiabattiniSe amate la fotografia questi giorni Roma dovrà essere la vostra meta prediletta: ben due fotografi russi sono in mostra nella Città Eterna! Annunciata già all’inizio dell’anno degli scambi interculturali tra Italia e Russia, è finalmente giunta al Palazzo delle Esposizioni la mostra dedicata al grande maestro costruttivista Aleksandr Rodchenko, la quale, attraverso oltre 300 opere tra foto, stampe e fotomontaggi, ripercorre la storia artistica del poliedrico artistica.
Il giovane Chartkov era un pittore dotato di talento e che prometteva molto: per accessi e a momenti, la sua pittura mostrava spirito d'osservazione, discernimento, e un vivo slancio verso la natura. - Stà attento, fratello, - gli diceva spesso il suo maestro, - tu hai certo del talento: sarebbe un peccato che lo buttassi via;
Automobili sulle vie russe negli anni 30
Scritto da Curzio VivarelliL'ukraino Boris Mikhailov (1937) ha passato una vita a documentare la vita di quanti sono rimasti senza casa, costretti a un'esistenza da barboni, a causa del colasso dell'Unione Sovietica.
Il 19 ottobre 2011 ore 17.00 a Palazzo Grassi si terrà una conferenza dal titolo "La fotografia è un dovere civile: Boris Mikhailov dall'URSS alla Russia" presentato da Silvia Burini, docente di Storia dell'arte moderna dell'Europa Orientale. Università Ca' Foscari di Venezia.
Slava's Snowshow torna in Italia! Il clown russo che ha conquistato il mondo.
Scritto da Natalia CiobanuSlava's Snowshow è in tour per l'Italia. In uno spettacolo fatto di risate e di lacrime, dove non mancano neanche gli effetti speciali. Sicuramente un tuffo nel mondo delle favole sia per bambini che per adulti. E' lo show del clown russo più famoso nel mondo, Slava Polunin.
Nicolai Lilin: "La scrittura come terapia contro i trauma da combattimento"
Scritto da Daniela CiabattiniL'ospite a Roma Fiction Festival 2011 lo scrittore russo, Nicolai Lilin, proveniente dalla Trasnistria, la regione dell'ex Unione Sovietica che si trova nel territorio della Repubblica di Moldova, autore di due volumi scritti in lingua italiana ben presto diventati casi letterari nel nostro Paese: "Educazione siberiana" e "Caduta libera". La giornalista Monica Maggioni ha intervistato lo scrittore che ha raccontato la sua esperienza durante la guerra e, soprattutto, di come anche lui è stato colpito da PTSD, ovvero la Sindrome da trauma da combattimento, una depressione devastante di cui sono colpiti la quasi tutti i giovani militari di ritorno dalla guerra.