Vasilij Perov, Bevendo il tè nei pressi di Mosca (Chepitie v Mytishchakh, bliz Moskvy), 1862
In prossimità della Domenica Pasquale Ortodossa ho pensato che sarebbe interessante dare un'occhiata ai russi di oggi e alla loro religiosità. Ascoltando i telegiornali, leggendo gli articoli ho notato che la religiosità in Russia sta vivendo il suo massimo splendore. Le chiese si stanno ricostruendo, alle messe si partecipa in massa. E addirittura qualcuno dice che è diventato di moda andare in Chiesa. Anche il potere condivide questo desiderio di fede, o anzi è al suo pieno favore. Il corteo dei politici, con i capi in prima linea partecipano alle messe natalizie, pasquali e ecc. La gente ha bisogno di credere in qualche cosa, perciò questo qualche cosa, che prima lo stato aveva negato, adesso le la offre in abbondanza.
Giro sui social e noto però che questo sentimento religioso non è così unanime. Immagini che vengono pubblicate su fb, oppure video su youtube raccontano una Russia diversa. Russia che si interroga, si domanda, dibatte. Capiscono che la fede cristiana e la chiesa non è la stessa cosa ma non possono fare a meno di non tirare in ballo anche Dio. “Dio non esiste”. Strano che sull'esistenza del figlio di Dio non si discute. Mi vengono subito in mente gli artisti della seconda metà dell'800. Che anche loro si interrogavano sulle stesse cose. La storia si ripete. La corruzione della chiesa e disugalianza continua a turbare i cuori delle persone. Creare degli squillibri e il rifiuto dell'Assoluto, ma solo perchè quello chi li insegna che Dio esiste è falso, avido ed ipocrita.