In questo progresso meccanico vi è un motore trainante che fa leva sull'orgoglio delle nazioni ed è costituito dalle corse automobilistiche e dai record di velocità: gli anni 20 e 30 sono i romantici anni dei grandi piloti come Nuvolari, Varzi, Rosemeyer la cui storia è parte effettiva della storia di quell' epoca e della quale chi studia lo svolgersi degli avvenimenti tanto culturali che politici e, in fondo, anche militari deve tenere assoluto conto!
In Russia di tutto questo progresso si è perfettamente al corrente: via Cecoslovacchia si sa tutto quello che è innovativo in Europa, via Giappone e Cina i russi vengono a sapere quello che avviene negli USA. Stando solo alle fotografie e ai dati degli annuari e dei listini l'industria dell'auto sovietica pare però arretrata.
È con l'aiuto di tecnici americani, della Ford in particolare ma anche della Packard e poi inglesi della Austin che si fonda l'industria automobilistica russa, ma, all'avvio, vengono prodotte subito solo vetuste auto che ricordano quelle degli anni 20, con il parabrezza rigidamente verticale e le ruote a raggi, veicoli robusti e, forse, anche affidabili, ma certo non comparabili per evoluzione meccanica alle vetture europee consimili e adattate quindi solo al rigido clima russo e alle condizioni di una rete stradale ben lontana dallo standard delle High Ways americane con stazioni di servizio e Motel ben presenti nel cinema dell'epoca. O dalle nascenti e vicine, nella distanza, Reichsautobahnen ad innesto architettonico ed ecologico nel paesaggio germanico.
Questo stando ai modelli più diffusi dalla locale industria di stato: non si deve infatti dimenticare che l'aeronautica sovietica degli anni 30 è notevolmente innovativa –con il primo aereo da caccia monoplano e carrello retrattile- mentre l'industria meccanica di macchine e ferrovie è temprata dagli alti numeri di una produzione di massa di autocarri, trattori locomotive e quant'altro...
Vale a dire non mancano risorse in materiali né mancano ingegneri capaci.
Il risultato è ancora poco apparente: i modelli di automobile più evoluti, dal 1933 in poi, sono buone imitazioni, come nel contemporaneo Giappone, di grosse vetture americane, con possenti e robusti motori a 6 e 8 cilindri e destinate alle autorità di stato. Vetture di uso comune vi sono, certo, ma la cosiddetta auto per tutti come viene intesa in Francia, Italia, Germania, in Russia è ben lungi dall'essere posta in atto.
Ancora di derivazione Ford è il fortunato modello GAZ 11-73 "EMKA", 1933 circa.
Motori a 4 e 6 cilindri. Questa macchina viene però completamente rivista dagli ingegneri russi che ottengono un'automobile robusta, affidabile e perfettamente adattata alle condizioni delle strade dello stato sovietico.
Continua...