Nicolai Lilin: "La scrittura come terapia contro i trauma da combattimento"
L'ospite a Roma Fiction Festival 2011 lo scrittore russo, Nicolai Lilin, proveniente dalla Trasnistria, la regione dell'ex Unione Sovietica che si trova nel territorio della Repubblica di Moldova, autore di due volumi scritti in lingua italiana ben presto diventati casi letterari nel nostro Paese: "Educazione siberiana" e "Caduta libera". La giornalista Monica Maggioni ha intervistato lo scrittore che ha raccontato la sua esperienza durante la guerra e, soprattutto, di come anche lui è stato colpito da PTSD, ovvero la Sindrome da trauma da combattimento, una depressione devastante di cui sono colpiti la quasi tutti i giovani militari di ritorno dalla guerra.
Psicologia del nichilismo e dell'ateismo russo Nikolaj Berdjaev
...La rivoluzione russa ha risvegliato l'interessamento di tutto il mondo verso la Russia ed il suo popolo. L'esperienza comunista accompagnata da un'ondata di ateismo in proporzioni che non hanno precedenti nella storia, provoca inquietudine negli occidentali.
Questa esperienza si svolge in un paese immenso, che l'Occidente non conosce e non comprende che imperfettamente. Un interesse affatto particolare solleva il problema:
La quinta dimensione secondo Mikhail Bulgakov.
Che stranissima sera, - pensava Margherita, - tutto mi sarei aspettato fuorché questo. Che sia venuta a mancare la luce elettrica in casa loro? Ma quel che piú sorprende sono le dimensioni di questo locale... In che modo tutto questo può essere pigiato dentro un appartamento moscovita? E semplicemente impossibile!... Anche alla luce incerta della piccola lucerna di Korov’ev, Margherita capí che si trovava in un immenso salone buio con un colonnato per giunta, e, a prima vista, sterminato.
Donne dell'est e il mondo delle fiabe e delle poesie.
Sono molte le donne romene e moldave che vivono in Italia. Molte di queste donne assistono le famiglie italiane nella difficile cura di malati o nell’allevamento dei fanciulli. Evito di proposito quel vocabolo oggi in uso che trovo oltraggioso per chi lo subisce e indice di una mente assai ristretta per chi lo usa. Un dato di fatto interessante risulta da ricerche: molte di queste assistenti familiari sono attente lettrici di poesia e favole.